Legittime le scissioni immobiliari
Autori: Primo Ceppellini e Roberto Lugano
Testata: “Il Sole 24 Ore”
La fattispecie concreta
Nell’interpello viene prospettata una scissione non proporzionale di una società che possiede un solo immobile, composto da più unità abitative concesse in locazione. Poiché una minoranza di soci era contraria all’operazione di assegnazione agevolata, è stata costituita una beneficiaria, interamente posseduta da essi, alla quale sono state attribuite unità immobiliari in proporzione alle quote originariamente detenute nella scissa. In effetti, l’unico beneficio fiscale (l’applicazione delle imposte sostitutive per l’assegnazione agevolata) sarebbe spettato ai soci interessati anche senza l’operazione di scissione, che si è resa opportuna solo per evitare costi a carico dei soci dissenzienti ovvero il recesso della maggioranza dei soci. Le conclusioni a cui giunge l’Agenzia si basano sulla considerazione che, poiché non vi sono vantaggi indebiti, non si rende necessaria neanche l’analisi degli step successivi, ovvero l’assenza di sostanza economica e l’essenzialità del conseguimento del vantaggio fiscale. Vengono tuttavia enunciati degli specifici principi secondo i quali sarebbe possibile individuare profili di elusività in due circostanze, e cioè se la scissione fosse preordinata alla creazione di un mero contenitore ovvero alla costituzione di una società di mero godimento…