Società di persone escluse dalla derivazione rafforzata
Autore: Primo Ceppellini
Testata: “Il Sole 24 Ore”
Diverse e interessanti risposte da parte delle Entrate sono arrivate nel corso di Telefisco 2018 sul tema del principio di derivazione rafforzata per i soggetti che redigono il bilancio con le regole del Codice civile. In primo luogo citiamo quelle che hanno come oggetto i soggetti interessati o esclusi dalla nuova normativa, le quali si possono riassumere in tre punti.
La derivazione rafforzata non interessa le società di persone. L’Agenzia ha confermato infatti la tesi che la dottrina maggioritaria (si veda Assonime nella circolare 14 del 2017) riteneva più in linea con le disposizioni normative, e cioè che il principio di derivazione rafforzata non si applica alla determinazione della base imponibile Irpef delle società di persone. La risposta si limita a rispondere in modo sintetico alla domanda, ma si ritiene che la stessa conclusione debba valere anche per gli altri soggetti Irpef che redigono il bilancio, ad esempio per le imprese individuali, in contabilità ordinaria.
La derivazione rafforzata si applica nel caso di stabili organizzazioni di società estere. L’Agenzia ha evidenziato che le branch sono soggetti Ires tenuti a redigere il rendiconto economico e patrimoniale secondo le disposizioni previste per le società residenti adottando i principi contabili che sarebbero applicabili se la società fosse residente in Italia (Ias/Ifrs o principi contabili nazionali a seconda di quanto previsto dalle norme interne) e quindi si rende applicabile il principio di derivazione rafforzata esteso.
Una micro-impresa è sempre esclusa dalla derivazione rafforzata: viene chiarito che le micro-imprese (articolo 2435 ter del codice civile) sono comunque escluse dalle regole della derivazione rafforzata anche se rinunciano semplificazioni in termini di schemi di bilancio e di criteri di valutazione…