Manovra 2019: operazioni straordinarie e scenario fiscale

Intervista a Primo Cepellini
Testata:IPSOA Quotidiano

“Nelle scelte societarie oppure aziendali la variabile fiscale non rappresenta più da molto tempo uno degli stimoli più importanti. Questo dipende soprattutto dal fatto che la maggior parte delle operazioni straordinarie è basata sul principio della continuità dei valori fiscali e della irrilevanza fiscale delle scelte contabili adottate. Lo scenario che si presenta dal 2019, e cioè dopo che sarà attuata la Manovra di bilancio di fine anno, conferma appieno questa situazione. Naturalmente sulla base delle informazioni ad oggi disponibili”. È quanto dichiara Primo Ceppellini che, nell’intervista rilasciata a IPSOA Quotidiano, precisa anche che “il sistema fiscale non viene utilizzato come stimolo per promuovere operazioni di aggregazione”.

Come cambia la fiscalità dell’impresa con la Manovra 2019?

Sulla base delle informazioni ad oggi disponibili, possiamo dire che la misura della tassazione, nella generalità dei casi, dovrebbe rimanere sostanzialmente invariata. Le uniche misure ampiamente premiali sono previste per i soggetti minori (lavoratori autonomi e imprese individuali) che potranno beneficiare di un innalzamento delle soglie per rimanere nel regime forfetario e di una riduzione dell’aliquota IRPEF. Per le società ci potrebbe essere una riduzione del carico fiscale, ma solo nel caso di effettuazione di investimenti e di incremento della base occupazionale. In compenso sparisce l’ACE, e cioè la misura agevolativa che, seppure con qualche complicazione applicativa, consentiva di ridurre l’imponibile alle imprese che aumentavano i mezzi propri mediante conferimenti di denaro o accantonamenti di utili.

Le operazioni straordinarie possono favorire la crescita delle imprese?

Oggi la crescita del sistema impresa può avvenire prevalentemente grazie ad operazioni straordinarie di acquisizione e di aggregazione. Sono limitati i casi in cui l’incremento dei fatturati avviene solo grazie alle idee innovative o alle capacità commerciali: in un mondo in cui le informazioni sono fruibili in tempo reale da tutti gli operatori, la possibilità di aumentare il proprio peso solo grazie a caratteristiche individuali è sicuramente ridotto. Al contempo, aumentano sempre di più i limiti dimensionali minimi per riuscire a rimanere sul mercato: basterebbe pensare al costo in termini di risorse umane e di denaro della continua crescita degli adempimenti, dei regolamenti e della burocrazia per capire come i costi fissi siano diventati un elemento che impedisce la sopravvivenza alle imprese di dimensioni minime.

La soluzione al problema non può che essere rappresentata dalla crescita dimensionale che si può conseguire solo mediante operazioni di aggregazione: fusioni, joint venture, acquisizioni sono oggi gli strumenti più diffusi per la creazione di realtà economiche di dimensioni significative…

Elia

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