Problematiche elusive nel conferimento di partecipazioni

Autori: Primo Ceppellini e Roberto Lugano
Testata: Corriere Tributario

Le disposizioni che regolano il conferimento di partecipazioni, dettate dall’art. 177 del T.U.I.R., sono di particolare rilievo in quanto permettono diverse operazioni di ristrutturazione societaria, e segnatamente quelle di creazione di società holding, sfruttando la possibilità, consentita dalla norma, di evitare l’ordinaria imposizione fiscale di un conferimento realizzativo.

L’applicazione di questa disposizione, nell’ambito della sua declinazione pratica, ha sollevato diversi dubbi, molti dei quali hanno però trovato risposta nel susseguirsi di interventi di prassi dell’Amministrazione finanziaria. Alcuni chiarimenti significativi sono arrivati anche con risposte ad interpelli presentati da contribuenti, tuttavia, essendo stati forniti prima della costituzione dell’archivio generale degli interpelli in consultazione sul sito dell’Agenzia delle entrate, potrebbe non essere facile il loro reperimento.

Occorre rilevare che, proprio in sede di risposta ad uno specifico interpello, l’Agenzia è intervenuta (risposta n. 30 dell’8 ottobre 2018) per precisare che l’utilizzo dell’art. 177 del T.U.I.R. può essere considerato elusivo laddove la norma sia applicata nell’ambito di una operazione complessa volta a consentire ad un socio di minoranza di fruire del beneficio fiscale della neutralità. Questo tema ha suscitato diverse preoccupazioni (e critiche) tra gli operatori per cui, più in generale, il tema dell’abuso del diritto collegato ad operazioni di conferimento di partecipazioni merita una riflessione ulteriore, soprattutto nelle operazioni complesse che prevedono una combinazione di istituti giuridici.

L’obiettivo di questo intervento è quindi quello di evidenziare preliminarmente le tematiche di maggior interesse che emergono nell’ambito dei conferimenti di partecipazioni ai sensi dell’art. 177 del T.U.I.R. ricordando e commentando, per ciascun punto, i chiarimenti più importanti forniti dalle autorità fiscali.

Di seguito, dopo una breve introduzione del tema, verranno analizzati i seguenti aspetti:

  • la possibilità di fruire della norma quando esistono già rapporti partecipativi tra i soggetti interessati dall’operazione;
  • la possibilità di conferire partecipazioni di entità diversa, purché in un unico atto, in neutralità;
  • le regole di contabilizzazione delle partecipazioni ricevute da parte della conferitaria.

Nella parte conclusiva, affronteremo invece l’aspetto critico posto in evidenza nella risposta n. 30/2018, e cioè i possibili rischi di contestazione basati sulla norma dell’abuso del diritto evidenziando sia i limiti della tesi delle Entrate sia le argomentazioni che porterebbero ad una diversa interpretazione.

 

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