Patto di famiglia e imposta di donazione: la liquidazione dei legittimari

Autori: Primo Ceppellini e Roberto Lugano
Testata:IPSOA Quotidiano

Nel corso degli anni, la giurisprudenza tributaria ha fornito valutazioni diverse circa il trattamento delle somme che i beneficiari del patto di famiglia sono chiamati a versare ai legittimari esclusi. Negli ultimi tempi, tuttavia, a partire dalla sentenza della Corte di Cassazione n. 29506 del 2020, sembra essersi consolidato l’orientamento che valuta questi valori come donazioni provenienti direttamente dal disponente. La liquidazione del conguaglio, anche se operata dall’assegnatario dell’azienda o delle partecipazioni sociali, deve essere considerata, ai fini fiscali, come liberalità dell’imprenditore nei confronti dei legittimari non assegnatari. Si applicano quindi franchigie e aliquote che devono tenere conto del rapporto tra il disponente e il destinatario del conguaglio.

 

Nel patto di famiglia assume rilievo non solo l’aspetto di trasmissione dell’azienda ai discendenti beneficiari, ma anche la presenza di sistemazioni patrimoniali che riguardano i legittimari non individuati come beneficiari.

 

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