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La liquidazione di società: aspetti fiscali

È ancora la liquidazione l’argomento del nuovo Strumento mensile a cura dei professionisti Cla Consulting. Il documento si concentra sugli aspetti fiscali dell’operazione, facendo seguito all’approfondimento del mese scorso che aveva invece affrontato il tema dal punto di vista civilistico e contabile. Potete trovare entrambi nella sezione dedicata del nostro sito insieme alle altre pubblicazioni monografiche in materia fiscale e tributaria.

La liquidazione volontaria è disciplinata dall’articolo 182 del Tuir. In particolare, questa disposizione risulta applicabile:

  • alle imprese commerciali individuali (anche in regime di contabilità semplificata);
  • alle società in nome collettivo ed in accomandita semplice e società ad essere equiparate ai sensi dell’articolo 5 del TUIR (anche in regime di contabilità semplificata);
  • alle società soggette all’imposta sul reddito delle società (Ires).

Durante il periodo della liquidazione della società, gli adempimenti relativi alla determinazione del reddito imponibile, al versamento delle imposte ed alla presentazione delle dichiarazioni fiscali sono demandati ai liquidatori.

Di seguito l’indice del documento che può essere consultato e scaricato liberamente dal nostro archivio.

1. Le imposte dirette

  • 1.1 Data di inizio della liquidazione
  • 1.2 I periodi d’imposta durante la liquidazione
  • 1.3 Le imprese individuali
  • 1.4 La liquidazione nelle società di persone
  • 1.5 Le società di capitali
  • 1.6 Trattamento fiscale delle perdite
  • 1.7 Trattamento fiscale delle somme distribuite ai soci
  • 1.8 La revoca della liquidazione
  • 1.9 Termini per la presentazione della dichiarazione dei redditi
  • 1.10 Responsabilità degli amministratori, del liquidatore e dei soci
  • 1.11 Gli accertamenti successivi alla chiusura della liquidazione
  • 1.12 Irap

2. Le imposte indirette e gli altri tributi

  • 2.1 Iva
  • 2.2 Imposta di registro
  • 2.3 Diritti annuali CCIAA

3. Il rimborso dei crediti erariali al termine della liquidazione

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Donazioni di quote: esenzione per il socio accomandante

Autori: Primo Ceppellini e Roberto Lugano
Testata: “Il Sole 24 Ore

La trasmissione del patrimonio familiare ha trovato nel patto di famiglia (articolo 768 bis e seguenti del Codice civile) uno strumento che viene sempre più utilizzato nella prassi, dato che consente di rendere definitivi (e cioè non soggetti a collazione e a riduzione) i passaggi generazionali che hanno per oggetto aziende o quote di società.

Sotto il profilo fiscale, il patto di famiglia costituisce un atto di donazione per cui, quando l’oggetto dell’accordo costituito da quote di società, valgono le regole dettate dal Dlgs 346/90 per questa ipotesi, compresa la possibilità di totale esenzione. Infatti, l’ articolo 3, comma 4 ter dispone l’esenzione da imposta dei trasferimenti partecipazioni a determinate condizioni: «Il beneficio si applica a condizione che gli aventi causa proseguano l’esercizio dell’attività d’impresa o detengano il controllo per un periodo non inferiore a cinque anni dalla data del trasferimento rendendo, contestualmente alla presentazione della dichiarazione di successione o all’ atto di donazione, apposita dichiarazione in tal senso».

Nella risposta ad un interpello (risposta n. 913-6/2018), la Dre del Lazio ha recentemente affrontato una questione molto interessante: la possibilità di fruire dell’esenzione da imposta di donazione anche per le quote donate mediante un patto di famiglia da un accomandante di società in accomandita semplice. Il dubbio nasce dalla considerazione che la norma di esenzione, come abbiamo visto presuppone che i donatari proseguano l’esercizio dell’attività dell’impresa nel quinquennio successivo…

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