Tag : Coronavirus

Aggiornamento Coronavirus: sintesi completa di tutte le disposizioni – Cap. 7-9

Pubblichiamo il nostro materiale “Coronavirus – Sintesi completa di tutte le disposizioni” aggiornato con la conversione in legge del decreto 23/20 e con il DPCM che proroga i termini di versamento connessi alle dichiarazioni dei redditi.

I documenti sono suddivisi nel modo seguente:

  1. Inquadramento generale
  2. Sostegno alla liquidità
  3. Bilancio e società
  4. Incentivi per il rilancio delle imprese
  5. Crediti di imposta per imprese e professionisti
  6. Crediti di imposta per le persone fisiche
  7. Altre norme tributarie
  8. Proroga dei versamenti tributari
  9. Proroga degli adempimenti tributari

DI SEGUITO I CAPITOLI IN USCITA:

Altre norme tributarie
Proroga dei versamenti tributari
Proroga degli adempimenti tributari

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Aggiornamento Coronavirus: sintesi completa di tutte le disposizioni – Cap. 4-6

Pubblichiamo il nostro materiale “Coronavirus – Sintesi completa di tutte le disposizioni” aggiornato con la conversione in legge del decreto 23/20 e con il DPCM che proroga i termini di versamento connessi alle dichiarazioni dei redditi.

I documenti sono suddivisi nel modo seguente:

  1. Inquadramento generale
  2. Sostegno alla liquidità
  3. Bilancio e società
  4. Incentivi per il rilancio delle imprese
  5. Crediti di imposta per imprese e professionisti
  6. Crediti di imposta per le persone fisiche
  7. Altre norme tributarie
  8. Proroga dei versamenti tributari
  9. Proroga degli adempimenti tributari

DI SEGUITO I CAPITOLI IN USCITA:

Incentivi per il rilancio delle imprese
Crediti di imposta per imprese e professionisti
Crediti di imposta per le persone fisiche

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Aggiornamento Coronavirus: sintesi completa di tutte le disposizioni – Cap. 1-3

Pubblichiamo il nostro materiale sul CoronavirusCoronavirus – Sintesi completa di tutte le disposizioni” aggiornato con la conversione in legge del decreto 23/20 e con il DPCM che proroga i termini di versamento connessi alle dichiarazioni dei redditi.

I documenti sono suddivisi nel modo seguente:

  1. Inquadramento generale
  2. Sostegno alla liquidità
  3. Bilancio e società
  4. Incentivi per il rilancio delle imprese
  5. Crediti di imposta per imprese e professionisti
  6. Crediti di imposta per le persone fisiche
  7. Altre norme tributarie
  8. Proroga dei versamenti tributari
  9. Proroga degli adempimenti tributari
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Verso Telefisco: rafforzamento patrimoniale a ostacoli

Autori: Primo Ceppellini e Roberto Lugano
Testata: NT+ Fisco

L’applicazione dell’incentivo al rafforzamento patrimoniale delle imprese (articolo 26 del decreto rilancio) si scontra con molte difficoltà concrete. Una di queste riguarda la situazione in cui una società non è posseduta direttamente da persone fisiche perché esse hanno utilizzato lo strumento di una società holding per concentrare le partecipazioni. Nel caso più comune, siamo in presenza delle cosiddette “holding di famiglia”, nelle quali le persone fisiche detengono la holding la quale, a sua volta, controlla al 100 per cento la società operativa…

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Fondo Cdp, potenziale elevato ma procedura da definire

Autori: Primo Ceppellini e Roberto Lugano
Testata: Il Sole 24 Ore

L’intervento più corposo a favore delle imprese di maggiori dimensioni – con un fatturato superiore a 50 milioni di euro – è previsto dall’articolo 27 del decreto Rilancio (Dl 34/20). Si tratta di una norma complessa, soprattutto perché deve disciplinare in primo luogo l’istituzione di uno specifico patrimonio destinato da parte della Cassa depositi e prestiti (Cdp). Un patrimonio che, suddiviso in comparti, potrà successivamente intervenire con misure di supporto (sostanzialmente immissione di fondi a titolo di capitale o a titolo misto) per le imprese che vi faranno ricorso. Esaminiamo le caratteristiche di questa misura dal punto di vista delle imprese (si veda anche la grafica in pagina), prescindendo dalle regole di funzionamento del patrimonio destinato della Cdp.

I requisiti soggettivi

Sono interessate le società per azioni, anche cooperative, che possono essere anche quotate in mercati regolamentati, purché non operino nei settori bancari, finanziari, assicurativi. La norma esclude le Srl: è vero che questi soggetti non possono emettere obbligazioni (uno degli strumenti di investimento del patrimonio destinato), ma potrebbero emettere titoli di debito e comunque essere il veicolo per un intervento a valle in società per azioni.

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Contributo Covid: necessario conguaglio su perdite dell’anno

Autori: Primo Ceppellini e Roberto Lugano
Testata: Il Sole 24 Ore

Il provvedimento delle Entrate che approva istanza e relative istruzioni per la richiesta di contributo a fondo perduto ha alcuni pregi: la tempestività e la soluzione di alcuni problemi applicativi. Il provvedimento aiuta infatti a superare i dubbi interpretativi (ad esempio con le regole di calcolo per chi ha iniziato l’attività dopo il 1° gennaio 2019 o per chi ha un fatturato pari a zero nel mese di aprile 2019) o a ridurre gli adempimenti (autocertificazione anti mafia e compilazione del quadro con i dati dei soggetti alla verifica solo se il contributo spettante supera la soglia dei 150mila euro). Per converso, come è ovvio, non può porre rimedio al principale limite e alle imprecisioni della norma di legge. Dal punto di vista tecnico, la più grossa confusione nelle norme che interessano le diverse agevolazioni del decreto rilancio riguarda i parametri per definire le dimensioni delle imprese. Il decreto infatti mischia continuamente i termini: l’articolo 26 fa riferimento ai ricavi, il 27 al fatturato e il 25, che istituisce appunto il contributo, addirittura ad entrambi i concetti: ricavi per le dimensioni, fatturato per la riduzione rispetto al 2019. Fatto sta che il confronto tra mese di aprile 2020 e mese di aprile 2019 deve essere fatto sulla variabile «fatturato e corrispettivi», mai definita giuridicamente e riempita di contenuti solo con i richiami della circolare 9/E alle nozioni Iva. Nel provvedimento dell’Agenzia spicca il fatto che nel fatturato debbano essere ricomprese le cessioni di beni ammortizzabili. Questa precisazione è utile per fare chiarezza e anche perché, dal punto di vista letterale, queste operazioni danno luogo ad obblighi rilevanti ai fini Iva (per l’appunto, l’emissione della fattura). Inoltre è probabile che siano state più frequenti le cessioni di beni ammortizzabili nell’aprile 2019 rispetto a quelle del periodo di lockdown, e questo dovrebbe aiutare nei calcoli…

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Bond sottoscritti dal Fondo Pmi: corsa al buio e contro il tempo

Autori: Primo Ceppellini e Roberto Lugano
Testata: Il Sole 24 Ore

Il decreto Rilancio (Dl 34/2020) prevede una appendice ai bonus per il rafforzamento patrimoniale delle imprese (articolo 26, commi da 12 a 19). Per le società si tratta della possibilità di emettere strumenti finanziari (obbligazioni o titoli di debito) che verranno sottoscritti dal nuovo Fondo patrimonio Pmi, gestito dall’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo di impresa Spa – Invitalia, o da una sua società controllata. Possono beneficiare di questa opportunità le società che rispettano tutti i requisiti previsti dalla norma, analoghi a quelli già evidenziati per il bonus legato agli aumenti di capitale (si veda Il sole 24 ore del 1° giugno), che presentano ricavi 2019 superiori a 10 milioni e fino a 50, alle ulteriori condizioni di aumenti di capitale superiori a 250.000 euro e numero di occupati inferiore a 250 unità. Il flusso delle operazioni e dei calcoli da eseguire è schematizzato qui a fianco. Anche questa disposizione presenta lati poco chiari e aspetti che richiederebbero qualche correzione in sede di conversione del decreto.

La riduzione dei ricavi

Trattandosi del requisito per ottenere un finanziamento, è limitativa la richiesta di riduzione dei ricavi concentrata in un solo bimestre dell’anno (marzo-aprile). Si potrebbe almeno prevedere (per opzione) il riferimento al periodo che va dall’inizio dell’anno al mese precedente a quello di richiesta: in questo modo potrebbero utilizzare l’istituto anche le società che hanno subìto l’effetto negativo sui ricavi nei mesi successivi…

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Il Covid cambia le prospettive nelle operazioni straordinarie

Autori: Primo Ceppellini e Roberto Lugano
Testata: IPSOA Quotidiano

Il Coronavirus impone un cambio di prospettiva nelle operazioni straordinarie. Fare i conti con aziende e società che riducono ricavi e margini e contestualmente aumentano i profili di rischio comporta un cambiamento nelle valutazioni strategiche che molti imprenditori saranno costretti a fare. I gruppi societari con diverse attività probabilmente rivedranno piani a medio termine e priorità. I valori ridotti potrebbero spingere i soggetti con liquidità a incrementare le acquisizioni, con l’obiettivo di crescere e acquisire volumi di ricavi, mercati, conoscenze tecniche e commerciali. La crisi dovrebbe, teoricamente, accelerare anche le operazioni di aggregazione mediante fusione, consentendo di usufruire, sotto il profilo fiscale, del bonus aggregazioni. Infine, per i soggetti che detengono asset, i mutamenti di scenario possono stimolare il ricorso a strumenti di protezione dai rischi futuri. L’epidemia da Coronavirus e le sue conseguenze sulle attività economiche sono destinate a produrre riflessi anche nell’ambito delle operazioni straordinarie poste in essere dalle imprese e dai titolari delle partecipazioni. È evidente, infatti, che il primo grande impatto consisterà in una diversa valutazione non solo dei singoli asset, ma anche dello scenario prospettico in cui l’intero mondo delle imprese si troverà ad operare. Possiamo immaginare una prima serie di conseguenze e sviluppare alcune considerazioni…

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Vai al Dossier “Operazioni Straordinarie” sul sito IPSOA

Tax & Legal News – 11/2020

Contributi a fondo perduto a imprese e professionisti, credito d’imposta per i canoni degli immobili a uso non abitativo, nuovi termini per la notifica di atti impositivi e cartelle di pagamento. Sono alcuni degli argomenti che trovate nel nuovo numero di Tax & Legal News, la newsletter di informazione fiscale e tributaria a cura dei professionisti Cla Consulting. L’ultima edizione è consultabile liberamente, insieme a tutti gli arretrati, nella sezione dedicata del nostro sito. Ecco l’indice completo:

Legislazione

  • I bonus alle imprese che aumentano il capitale
  • La rivalutazione delle partecipazioni e dei terreni slitta al 30 settembre
  • Saldo IRAP 2019 e primo acconto 2020 non sono dovuti
  • Contributi a fondo perduto a imprese e professionisti
  • Compensazioni fino a 1 milione nel 2020
  • Credito d’imposta per i canoni degli immobili a uso non abitativo
  • Ulteriore proroga per i versamenti
  • Nuovi termini per la notifica di atti impositivi e cartelle di pagamento

Interpretazioni

  • Le Entrate commentano il regolamento UE sulla prova della cessione intracomunitaria
  • Il conferimento è neutrale anche se la conferita detiene azioni proprie

Giurisprudenza

  • L’intestazione fiduciaria di una partecipazione non richiede la forma scritta

Dottrina

  • Consiglio nazionale e fondazione dei commercialisti si esprimono sull’attività del sindaco‐revisore durante l’emergenza Covid

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Rafforzamento patrimoniale: percorso a ostacoli per il bonus

Autori: Primo Ceppellini e Roberto Lugano
Testata: Il Sole 24 Ore

Lo stimolo fiscale al rafforzamento delle imprese è disciplinato dall’articolo 26 del decreto Rilancio (Dl 34/2020). Osservando i passaggi operativi da seguire (si veda il grafico a lato),occorre evidenziare alcune criticità della norma che sarebbe utile correggere in fase di conversione.

I tempi di fruizione

Il beneficio è condizionato all’approvazione comunitaria (comma 3) e limitato all’importo di 2 miliardi di euro (comma 10): un successivo decreto (comma 11) disciplinerà le modalità di fruizione, per cui non è garantito che il credito spetti integralmente a tutti i possibili beneficiari. Inoltre, l’utilizzo concreto è rimandato alla prossima dichiarazione dei redditi, quindi il risparmio finanziario si realizzerà solo dal giugno 2021: un po’ lontano per una misura di supporto immediato.

I periodi di riferimento

Il requisito dimensionale si basa sui ricavi del «periodo di imposta 2019» (comma 1, lettera a). Le società di capitali, però, hanno spesso esercizi sociali che non coincidono con l’anno solare. Il riferimento andrebbe corretto, ad esempio considerando il periodo antecedente a quello in corso al 1° marzo 2020. Anche nel bonus per le perdite va corretto il riferimento all’anno solare (bilancio 2020).

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