Tag : imposte sui redditi

Le modifiche al sistema dei reati tributari

Il Decreto Legge 26 ottobre 2019 n. 124 (recante “disposizioni urgenti in materia fiscale e per esigenze differibili”), convertito nella Legge 19 dicembre 2019 n. 157, ha previsto importanti modifiche alla disciplina dei reati in ambito tributario. È questo il Tema del mese di maggio 2020, l’approfondimento a cura dei professionisti Cla Consulting che si può consultare integralmente (come tutti gli arretrati) nella sezione dedicata del nostro sito.

Le modifiche operate hanno rafforzato il sistema delineato dal D.Lgs. 74/2000, mediante l’ampliamento degli strumenti di repressione dei fenomeni di evasione delle imposte dirette ed IVA.

1. La nuova disciplina

L’articolo 39 del Decreto Legge 26 ottobre 2019 n. 124, convertito nella Legge 19 dicembre 2019 n. 157, ha inasprito le pene principali e, contemporaneamente, ridotto le soglie di rilevanza penale delle violazioni fiscali che sono disciplinate dal D.Lgs. 10 marzo 2000 n. 74. Tra le novità, di particolare rilievo sono quelle operate relativamente al reato di presentazione di una “dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture o altri documenti falsi” (ex articolo 2 D.Lgs. 74/2000) che punisce chi, al fine di evadere le imposte sui redditi o l’IVA, avvalendosi di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti, indica in una delle dichiarazioni relative a dette imposte elementi passivi fittizi.

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Partecipazioni societarie: conferire in neutralità i diritti reali

Autori: Primo Ceppellini e Roberto Lugano
Testata: IPSOA Quotidiano

In un conferimento di partecipazioni societarie, il requisito del controllo deve essere verificato con riguardo alla società conferitaria, a nulla rilevando la posizione dei soggetti conferenti. Pertanto, il regime di realizzo controllato può essere applicato nel caso in cui soggetti diversi conferiscano quote in nuda proprietà e diritti di usufrutto in modo tale che la conferitaria riunisca in sé i diritti, a condizione però che i conferenti ricevano quote della conferitaria in piena proprietà. Poiché la conferitaria iscriverà le partecipazioni ricevute al valore fiscalmente riconosciuto in capo ai conferenti, non emergerà alcuna plusvalenza da assoggettare ad imposte sul reddito.

Spesso le partecipazioni societarie sono oggetto di “sistemazioni” giuridiche finalizzate al passaggio generazionale: l’esempio tipico riguarda la donazione della nuda proprietà a favore dei discendenti, con il contestuale mantenimento del diritto di usufrutto a favore dei genitori. In una simile situazione, se si volesse procedere con la costituzione di una holding che accolga le partecipazioni, si deve verificare come la presenza di questi diritti reali interagisca con il regime di realizzo controllato previsto dall’art. 177 TUIR

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La trasformazione societaria: aspetti fiscali

Gli aspetti fiscali della trasformazione societaria sono l’argomento del nuovo Strumento mensile a cura dei professionisti CLA Consulting, disponibile nella sezione dedicata del nostro sito. Questo approfondimento segue quello sugli aspetti civilistici e contabili connessi all’operazione. Di seguito l’indice completo:

1. Imposte dirette

    • 1.1. Trasformazione omogenea 
      • 1.1.1. Periodi di imposta e data di effetto fiscale dell’operazione 
      • 1.1.2. Riporto delle perdite fiscali 
    • 1.2. Trasformazione eterogenea 
      • 1.2.1. Trasformazione eterogenea regressiva 
      • 1.2.2. Trasformazione eterogenea progressiva 
    • 1.3. Particolari tipologie di trasformazioni 
      • 1.3.1 La trasformazione di società semplici 
      • 1.3.2. La trasformazione di società di fatto in società di capitali
      • 1.3.3. La trasformazione da società a impresa individuale 
    • 1.4. Riserve di utili “ante trasformazione” 
      • 1.4.1. Riserve e “trasformazione progressiva” 
      • 1.4.2. Riserve e “trasformazione regressiva”
      • 1.4.3. Distribuzione delle riserve 
      • 1.4.4. Riserve e trasformazione eterogenea
    • 1.5. Obblighi e adempimenti tributari 
      • 1.5.1. Versamenti e dichiarazioni ai fini delle imposte sui redditi
      • 1.5.2. Versamenti e dichiarazioni ai fini IRAP 

2. Imposte indirette

    • 2.1. Obblighi e adempimenti in materia di IVA 
    • 2.2. Imposte di registro, ipotecaria, catastale 

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Credito per le imposte pagate all’estero

L’articolo 165 del Tuir disciplina il credito d’imposta che viene riconosciuto ai contribuenti residenti per i redditi prodotti all’estero per i quali sussiste l’obbligo di dichiarazione in Italia. È questo l’argomento del nuovo Strumento mensile a cura dei professionisti CLA Consulting disponibile nella sezione dedicata del nostro sito.

L’impianto del credito d’imposta disciplinato dall’articolo 165 del Tuir prevede:

  1. la rilevanza delle perdite pregresse nel calcolo del reddito complessivo
  2. l’individuazione giuridica dei redditi esteri;
  3. la possibilità, a determinate condizioni, di effettuare la detrazione del credito d’imposta nella dichiarazione relativa al periodo d’imposta in cui è dichiarato il relativo reddito;
  4. la previsione, per i redditi d’impresa, di un meccanismo di riporto, per un periodo pari ad otto esercizi, della quota d’imposta estera eccedente la quota d’imposta italiana relativa al reddito estero;
  5. l’espresso riconoscimento del credito d’imposta in misura proporzionale alla quota di reddito estero che concorre alla formazione della base imponibile in Italia.

Di seguito l’indice completo del documento, aggiornato al 30 giugno 2019.

  1. Premessa
  2. Requisiti per il riconoscimento del credito
    1. Definitività delle imposte pagate all’estero
    2. Assimilazione delle imposte versate all’estero all’imposta sul reddito italiana
    3. Concorso del reddito estero alla formazione del reddito complessivo
  3. Determinazione del credito d’imposta
    1. Rapporto tra reddito estero e reddito complessivo
    2. Elementi rilevanti ai fini della determinazione del credito di imposta
    3. Credito d’imposta estero nell’accertamento
  4. Riporto delle imposte estere 
  5. Rapporto tra la norma e la disciplina convenzionale

Tax & Legal News – 9/2019

Reintroduzione del super ammortamento, nuove regole per la Mini-Ires, semplificazioni alla disciplina del Patent Box, aumento della deducibilità dell’IMU dalle imposte sui redditi. Sono alcuni degli argomenti che trovate nel nuovo numero di Tax & Legal News, la newsletter di informazione fiscale e tributaria curata dei professionisti Cla Consulting. L’ultima edizione è consultabile liberamente, insieme a tutti gli arretrati, nella sezione dedicata del nostro sito. Ecco l’indice completo:

Legislazione

Interpretazioni

Dottrina

La disciplina delle Controlled Foreign Companies (CFC)

La disciplina relativa alle cosiddette “Controlled Foreign Companies Legislation” (CFC) è stata recentemente riformata dall’articolo 4 del D.Lgs. 29 novembre 2018 n. 142, attuativo della Direttiva UE 2016/1164 (c.d. “Direttiva ATAD”), recante norme di contrasto alle pratiche di elusione fiscale. È questo l’argomento del nuovo Strumento mensile a cura dei professionisti CLA Consulting disponibile nella sezione dedicata del nostro sito.

Per effetto di queste novità:

  • nessuna rilevanza deve essere più attribuita alla localizzazione della società estera partecipata in un Paese classificabile tra quelli “black list” ovvero “white list”;
  • la disciplina delle CFC può essere disapplicata nell’ipotesi di svolgimento di un’attività economica effettiva da parte della società estera nello Stato o territorio estero mediante l’impiego di personale, attrezzature, altre attività e locali.

Di seguito l’indice completo del documento, aggiornato al 30 aprile 2019.

  1. Chi deve applicare la CFC Rule
  2. Il requisito del controllo del soggetto estero
    1. Il controllo diretto
    2. Il controllo indiretto
    3. La verifica del requisito del controllo
  3. I requisiti dei soggetti esteri
    1. Le modalità di calcolo del tax rate effettivo
    2. Passive income test
  4. Determinazione dei redditi conseguiti dal soggetto estero
    1. Le disposizioni applicabili
    2. I valori di bilancio di inizio periodo
  5. Imputazione e tassazione dei redditi conseguiti dal soggetto estero
  6. Utili distribuiti dal soggetto estero
    1. Esclusione dalla formazione del reddito del soggetto residente degli utili distribuiti dalla società non residente
      1.  Catena di controllo
      2. Cessione della partecipazione nel soggetto estero
    2. Credito d’imposta per le imposte pagate all’estero
    3. La dichiarazione dei redditi
  7. Disposizioni antielusive
  8. Disapplicazione della disciplina cfc
  9. Le istanze di interpello
  10. L’obbligo del contraddittorio anticipato
  11. L’obbligo di separata indicazione nella dichiarazione dei redditi

Tuir 2017

È stato pubblicato dal Sole 24 Ore il “Testo unico delle imposte sui redditi 2017: il volume che annualmente analizza articolo per articolo il Dpr 917/86 (Tuir) alla luce della continua evoluzione normativa. Questa 22^ edizione presenta notevoli aggiornamenti nei contenuti rispetto agli anni precedenti. Nel corso del 2016 e nei primi mesi del 2017 sono intervenute numerose novità: dall’introduzione di incentivi e regimi alternativi di tassazione, al cambiamento della determinazione dell’imponibile per determinati soggetti.

Iper-ammortamenti e Iri.

La legge di Bilancio 2017 ha prorogato la maggiorazione del 40% per l’ammortamento dei beni strumentali nuovi e introdotto iper-ammortamenti sugli investimenti tecnologici per il progetto industria 4.0. Per le imprese in contabilità semplificata inoltre è stata modificata la regola di determinazione del reddito, che diventa analogo a quello in vigore per i lavoratori autonomi. È poi stata introdotta l’Iri, ovvero l’imposta sul reddito di impresa, che permetterà ai soggetti Irpef di pagare un’imposta in misura fissa sul risultato dell’impresa.

Nuove regole di bilancio.

La modifica normativa che ha inciso maggiormente sul Tuir, tuttavia, è l’introduzione di una valenza fiscale all’applicazione delle nuove regole di formazione dei bilanci. Le novità introdotte col decreto legge 244/2016 hanno infatti reso applicabile il principio di derivazione rafforzata anche alle imprese che redigono i bilanci seguendo i principi contabili nazionali. Ciò ha reso necessario un corposo e mirato intervento sulle norme del Tuir per renderle compatibile con il nuovo sistema di collegamento tra utile di bilancio e reddito imponibile.

Altri tipi di reddito.

Questa edizione 2017 del testo unico approfondisce tutte queste variazioni, così come quelle che hanno interessato i soggetti che dichiarano altri tipi di reddito. Come di consueto sono poi stati aggiornati i riferimenti dei documenti interpretativi e della giurisprudenza che nell’ultimo anno si sono occupati di questioni relative alle imposte sul reddito.