Agenzia e contribuenti al cambio di passo

Autori: Primo Ceppellini e Roberto Lugano
Testata: “Il Sole 24 Ore

L’evoluzione normativa e operativa delle regole sul transfer pricing, che è avvenuta nell’ultimo decennio, è indicativa di qualcosa di più profondo: il rapporto tra fisco e contribuenti sul tema dei rapporti tra società  appartenenti a un gruppo internazionale.

Una nuova mentalità

Dal punto di vista delle aziende italiane, possiamo registrare un cambiamento che ha determinato un passaggio dai
comportamenti più difformi (talvolta anche “aggressivi” per ottenere spostamenti di imponibili verso Paesi con tax rate molto bassi) a una logica di compliance con maggiore attenzione al rispetto delle funzioni e delle attività dei diversi operatori in campo. L’introduzione del regime premiale per gli oneri documentali con la disapplicazione delle sanzioni in caso di redazione preventiva di documentazione con adeguata giustificazione dei prezzi di trasferimento ha spinto un numero crescente di imprese a definire in modo attento una politica dei prezzi di trasferimento e di darne contezza nei propri master file e country file.

Il ruolo delle Entrate

L’ altro punto vista è quello dell’ Amministrazione finanziaria, che nel tempo ha modificato la sua logica di accertamento, abbandonando gli atteggiamenti più ostili per cercare di capire invece in modo più profondo le logiche aziendali…

LEGGI LIBERAMENTE L’ARTICOLO COMPLETO DAL NOSTRO ARCHIVIO.