Tag : sanzioni

Prassi aziendali monitorate per ridurre i rischi fiscali

Autori: Primo Ceppellini e Roberto Lugano
Testata: Il Sole 24 Ore

Le procedure per il controllo dei comportamenti fiscali sono destinate a diventare un tema centrale, soprattutto per le grandi aziende, nei prossimi anni.

Il Fisco sta infatti gradatamente evolvendo da una metodologia di accertamento basata sulla catastalizzazione del reddito (società di comodo, parametri, studi di settore) a una forma premiale che incentivi l’adozione spontanea di comportamenti corretti e di strumenti di controllo.

Si è vista questa evoluzione per i soggetti minori: pensiamo alla norma che consente di ridurre il periodo di accertamento nei confronti dei lavoratori autonomi e delle imprese che adottano esclusivamente sistemi di pagamento diversi dal contante.

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Tax & Legal News – 9/2020

Continuità aziendale nei bilanci 2019 e 2020, nuovi termini per il processo tributario, i primi chiarimenti sul decreto “liquidità”. Sono alcuni degli argomenti che trovate nel nuovo numero di Tax & Legal News, la newsletter di informazione fiscale e tributaria a cura dei professionisti Cla Consulting. L’ultima edizione è consultabile liberamente, insieme a tutti gli arretrati, nella sezione dedicata del nostro sito. Ecco l’indice completo:

Legislazione

  • Continuità aziendale nei bilanci 2019 e 2020
  • Fino a dicembre sono disinnescate le norme sulla riduzione di capitale
  • I finanziamenti 2020 non sono postergati
  • Nuova sospensione dei versamenti tributari e contributivi dei mesi di aprile e maggio 2020
  • Versamento degli acconti senza il rischio di sanzioni
  • Ulteriori correzioni per i dividendi alle società semplici
  • Appalti: la validità dei Durf prorogata fino a giugno
  • Nuovi termini per il processo tributario

Interpretazioni

  • I primi chiarimenti sul decreto “liquidità”
  • Sospensione dei termini processuali: chiarimenti dall’Agenzia

Giurisprudenza

  • Dai conti bancari dei soci deriva l’accertamento alla società
  • La società totalmente scissa può fallire

Dottrina

  • Il requisito della continuità aziendale in uno studio della Fondazione Nazionale dei Commercialisti
  • Dal CNDCEC due documenti sui decreti Coronavirus

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Abuso del diritto e operazioni straordinarie: elementi generali

WORKING PAPER – ABUSO DEL DIRITTO E OPERAZIONI STRAORDINARIE

In esclusiva sul nostro sito:

1)      Elementi Generali

I nostri working paper sono strumenti di lavoro rapidi, raccolte di appunti che utilizziamo per mantenere un aggiornamento costante su temi giuridici di particolare rilievo.

Questa serie di documenti è dedicata al tema dell’abuso del diritto, non solo in termini generali, ma soprattutto in relazione alle diverse operazioni straordinarie poste in essere dalle imprese.

Programma di lavoro:

  1. Elementi generali
  2. I conferimenti di partecipazioni
  3. La fusione
  4. La scissione
  5. La trasformazione
  6. Altre operazioni

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Esportatori abituali: le regole dal 1 gennaio 2020

Il Tema del mese di aprile riguarda gli esportatori abituali. L’approfondimento a cura dei professionisti CLA Consulting, disponibile nella sezione dedicata del nostro sito, analizza i diversi contenuti del dispositivo:

Le modifiche introdotte riguardano sostanzialmente gli adempimenti sia a carico dell’esportatore abituale, sia quelli a carico dei fornitori dello stesso esportatore. In tal senso, per effetto delle modifiche introdotte, a partire dal 1 gennaio 2020, per potersi avvalere della facoltà di effettuare acquisti o importazioni senza l’applicazione dell’IVA, gli “esportatori abituali” non sono più tenuti a consegnare ai propri fornitori la lettera di intento, essendo sufficiente la trasmissione telematica della stessa all’Agenzia delle Entrate che, a sua volta, rilascia apposita ricevuta telematica con l’indicazione del protocollo di ricezione.

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L’abuso del diritto

L’abuso del diritto è l’argomento del nuovo Strumento mensile a cura dei professionisti Cla Consulting. Il documento, che può essere consultato e scaricato liberamente dalla sezione dedicata del nostro archivio, si concentra sulle caratteristiche dell’abuso, tracciando una distinzione tra il comportamento abusivo e la legittima scelta della via fiscalmente meno onerosa.

La disciplina relativa all’elusione e dell’abuso del diritto è dettata dall’articolo 10-bis della Legge 27 luglio 2000, n. 212, c.d. Statuto dei Diritti del Contribuente, che rende applicabile il concetto di abuso del diritto alla generalità dei tributi. In sintesi:

  • si è nell’ambito del legittimo risparmio d’imposta quando il contribuente adotta soluzioni e percorsi giuridici cui il sistema espressamente accorda un trattamento fiscale di maggior favore rispetto ad altri, equivalenti per effetti economici e/o giuridici conseguibili;
  • si rientra nell’abuso quando, viceversa, la costruzione della fattispecie che ha determinato l’applicazione del regime fiscale prescelto è in contrasto con le finalità della relativa disciplina (sicché l’accesso a questo regime può ritenersi implicitamente disapprovato dall’ordinamento).

Ecco l’indice completo:

  1. La norma di legge
  2. La definizione dell’abuso
  3. Gli elementi costitutivi dell’abuso
    1. L’assenza di ragioni economiche
    2. Il vantaggio fiscale indebito
    3. La natura essenziale del vantaggio fiscale
  4. Le valide ragioni extrafiscali
  5. La facoltà di scelta del contribuente
  6. Le regole procedurali per gli accertamenti
  7. Le sanzioni
  8. L’interpello preventivo

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Agenzia e contribuenti al cambio di passo

Autori: Primo Ceppellini e Roberto Lugano
Testata: “Il Sole 24 Ore

L’evoluzione normativa e operativa delle regole sul transfer pricing, che è avvenuta nell’ultimo decennio, è indicativa di qualcosa di più profondo: il rapporto tra fisco e contribuenti sul tema dei rapporti tra società  appartenenti a un gruppo internazionale.

Una nuova mentalità

Dal punto di vista delle aziende italiane, possiamo registrare un cambiamento che ha determinato un passaggio dai
comportamenti più difformi (talvolta anche “aggressivi” per ottenere spostamenti di imponibili verso Paesi con tax rate molto bassi) a una logica di compliance con maggiore attenzione al rispetto delle funzioni e delle attività dei diversi operatori in campo. L’introduzione del regime premiale per gli oneri documentali con la disapplicazione delle sanzioni in caso di redazione preventiva di documentazione con adeguata giustificazione dei prezzi di trasferimento ha spinto un numero crescente di imprese a definire in modo attento una politica dei prezzi di trasferimento e di darne contezza nei propri master file e country file.

Il ruolo delle Entrate

L’ altro punto vista è quello dell’ Amministrazione finanziaria, che nel tempo ha modificato la sua logica di accertamento, abbandonando gli atteggiamenti più ostili per cercare di capire invece in modo più profondo le logiche aziendali…

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Elusione: sanzioni ancora senza rotta

Autori: Primo Ceppellini e Roberto Lugano
Testata: “Il Sole 24 Ore

La recente giurisprudenza della Cassazione (sentenze 9378 del 1° marzo e 7038 del 21 marzo 2018) offre lo spunto per sintetizzare in un quadro organico il tema dell’applicazione delle sanzioni amministrative e penali alle condotte elusive contestate ai contribuenti. Ricordiamo preliminarmente che le nuove disposizioni dell’articolo 10 bis della legge 212/2000 sono applicabili a partire dal 1° ottobre 2015, anche con riferimento alle operazioni poste
essere in data anteriore, ma per le quali a quella data non sia stato notificato il relativo atto impositivo. Il comma 13 prevede espressamente che “le operazioni abusive non danno luogo a fatti punibili ai sensi delle leggi penali  tributarie. Resta ferma l’applicazione delle sanzioni amministrative tributarie”.

Il dettato normativo

Conseguentemente, una volta esclusa la rilevanza penale di per sé delle condotte elusive, l’azione penale deve ritenersi limitata ai comportamenti fraudolenti, simulatori o finalizzati alla creazione e all’utilizzo della documentazione falsa (come previsto dall’articolo 8 della legge delega n. 23/2014). La giurisprudenza si è allineata al dettato normativo: nella sentenza 16 novembre 2016 n. 48293, la Corte di cassazione ha riconosciuto che la nuova norma «esclude che operazioni esistenti e volute, anche se prive di sostanza economica e tali da realizzare…

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